Lavorazione del terreno

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La lavorazione del terreno precede la preparazione del letto di semina.

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Come procedere

Per prima cosa, è necessario asportare tutti gli eventuali residui delle piante coltivate in precedenza e le erbacce evitando di sotterrare i residui rimasti, è importante eliminare le radici delle piante infestanti (estirpare manualmente) per evitare che ricrescano con l’arrivo della bella stagione.

Con l’uso della vanga, scavare il primo solco (la profondità è quella dell’altezza della lama della vanga) e mettere la terra da parte, distribuire a spaglio all’interno del solco lo stallatico, scavare il secondo solco parallelo al primo usando la terra asportata per coprire lo stallatico sistemato nel primo solco.

La seconda buca a sua volta verrà riempita con la terra della terza buca dopo aver distribuito lo stallatico e così via fino a terminare la lavorazione.

Lo stallatico aggiunto, andrà a fertilizzare lo strato di terreno interessato dalle radici delle colture, lasciare il concime sopra la terra non porta benefici.

Dopo l’ultimo raccolto di stagione è opportuno
preparare il terreno per le coltivazioni della prossima primavera, questa operazione è da eseguire all’inizio del periodo invernale.

Lasciar passare l’inverno con le zolle ben esposte e all’inizio della primavera, basta una lavorazione superficiale seguita dal livellamento del terreno per favorire l’eliminazione dell’acqua piovana ed evitare pericolosi ristagni.

L’ orto va suddiviso in porzioni, facendo riferimento agli ortaggi che si vogliono coltivare.

Tale suddivisione si può ottenere mediante la realizzazione di aiuole larghe 1 m (consente le operazioni colturali della maggior parte degli ortaggi), mentre la lunghezza può variare (evitare aiole troppo lunghe) e sentieri della larghezza di 30 / 40 cm.

Le aiole devono essere sopraelevate rispetto ai sentieri.